Archivi del mese: febbraio 2015
SCIALPINISMO 20 02 2015 ARRIVA LINEA BIANCA
Dal 18 al 21 febbraio scorsi, l’intero territorio dell’Etna e fino ai confinanti M.ti Nebrodi, hanno ricevuto la gradita visita dello staff della trasmissione Rai “linea Bianca”, che ha scelto come sede la graziosa cittadina di Zafferana Etnea.
Una splendida occasione per mettere in evidenza le estreme bellezze naturali e culturali del nostro generoso territorio, con particolare attenzione all’aspetto invernale del Vulcano Etna e delle svariate attività sportivo-ricreative che qui possono essere intraprese.
A tal riguardo, si sono fatti portavoce dello scialpinismo, il gruppo dei “Cavernicoli dell’Etna”, che attraverso il loro referente Saro Messina, hanno svelato alla rete i segreti di questa magnifica attività e come questa possa essere condotta , quasi in totale sicurezza, su un Vulcano attivo come l’Etna.
———————-
Dopo i precedenti giorni di diluvio “no stop”, come per magia, la giornata di venerdi ha mostrato il meglio di quello che un giorno di pieno febbraio può dare a chiunque voglia effettuare un’escursione alle alte quote .
I cavernicoli, sedati precedentemente a dovere, hanno resistito ai giusti ritmi che la regia ha dovuto imporre loro e attraverso una serie di risalite, sciate e piccole interviste, hanno provato a dare il meglio di loro stessi, su una coltre di oltre due metri di ottima neve nuova!!!
Il risultato, sembrerebbe essere stato ottimo; hanno avuto l’occasione di conoscere i pilastri del programma: Alessandra, Massimiliano e Lino, dimostratisi, oltre che ottimi professionisti, persone assai gradevoli e simpatiche, tanto dall’essere subito adottati dal gruppo come “Cavernicoli a distanza”.
Insomma, una giornata totalmente da incorniciare come “rara”, alla quale vorrei far seguire, un sentito ringraziamento a Max Russotto, a tutto lo staff di Rai-1 ed in particolare ad Alessandra, Massimiliano, Lino, Annalisa ed agli instancabili cameramen.
Saro Messina
SCIALPINISMO 11 02 2015 PASSAGGIO A NORD OVEST
Oggi, dopo il brutto ed il moderato freddo dei giorni scorsi, i Cavernicoli muoiono dalla curiosità di conoscere se sui versanti piu distanti e piu settentrionali dal Vulcano, ci possa essere traccia della tanta ricercata neve polverosa.
Con noi, due ospiti provenienti dalla magnifica zona della “Val Maira”, Simone e Riccardo che porta un cognome, decisamente promettente!!!
Passiamo sui versanti settentrionali dell’Etna, lasciandoci alle spalle un vento fastidioso, peraltro oggi non previsto. Qui, la condizione è di quasi assoluta calma e uno spendido sole ci permette di alleggerirci delle giacche.
Giunti sulla torretta di P.ta Lucia (2940 slm), ci sporgiamo ad ammirare il versante N/O dell’Etna, mentre ci accorgiamo che il lavoro del vento ha decisamente messo a nuda la prima parte della discesa.
Optiamo quindi per la spalla nord, decidendo di scendere il canale di Poggio di Lenzi.
Scendiamo su “duro”, nella prima parte, mentre, all’incavarsi del canale, ritroviamo accumuli di neve di ottima qualità e i primi urletti di approvazione rimbombano nell’aria limpida.
Si ripella, puntando verso la zona dei “Frati Pii”, per poi dopo ridiscendere lungo la zona del teatro eruttivo del 2002.
Tra bocche eurttive spente ed alberi pietrificati, i nostri ospiti respirano l’aria primordiale della zona e sembrano rimanere senza parole.
Riusciamo dopo ad immetterci su Piano Provenzana, per il famoso canalino scavato nel bosco di faggi sopra gli impianti, assistendo alla eccezionale ride di Meteo.
Niente polvere, ma una gita sicuramente completa, dai paesaggi unici ed in ottima compagnia.
Saro Messina
VISUALIZZA SU MOVESCOUNT I DETTAGLI TECNICI DELLA GITA
SCIALPINISMO 07 02 2015 al caldo della colata lavica
Questi ultimi giorni sono stati caratterizzati da un vento veramente molto sostenuto e che come altro effetto, ha messo a nudo il ghiaccio formatosi in occasione dell’episodio di pioggia della scorsa settimana.
Siamo consapevoli che la riuscita della gita odierna dipende dal fatto di trovare il canale dove la neve fresca si sia accumulata spinta dal vento.
I ramponi beni in vista, partiamo dal piano Vetore in direzione del fianco sud di M.te Nero degli zappini e con l’obiettivo di salire in direzione di M.te Frumento Supino. L’operazione sembra riuscire e presto ci rendiamo conto che l’aria diventa acre, come se qualcuno stesse bruciando qualcosa….e solo dopo realizziamo che stiamo marciando controvento verso la colata scesa qualche settimana addietro!!! A questo punto, l’atmosfera sembra assumere un sapore che sa vagamente di preistorico, il serpentone scuro, ancora fumante, si staglia nitido tra il bianco della neve.
L’evento naturale, che con le proprie immagini, ha affascinato il web e i telegiornali nazionali qualche settimana prima, ci accompagna ora al nostro fianco. Quota 2650, la temperatura segna -10 e ci riscaldiamo al caldo della lava ancora fumante, ditemi se non sembra che il tempo sia tornato indietro di qualche centinaia di migliaia di anni!!!
Siamo giunti a quota 2890 e ci troviamo in cima a M.te Frumento Supino accorgendoci che questi ultimi eventi hanno stravolto la zona annullando la possibilità di traversare verso ovest, pazienza, la natura crea e disfà a suo piacimento.
La discesa inizia su una farina di ottima qualità e malgrado la scarsa visibilità i cavernicoli gioiscono immersi in un whiteout etneo.
Ma le sorprese non finiscono qui, una volta entrati nel canale “giostra”, ci permettiamo anche manovre azzardate su ottima neve fredda, mentre l’incomparabile bellezza e fascino dei luoghi completa una gita, che alla fine, si è meritata essere da oscar.
SARO MESSINA
VISUALIZZA SU MOVESCOUNT I DATI DELLE GITA
SCIALPINISMO 01 02 2015 sfida al libeccio
Mai come oggi, Il concetto del “vidennu facennu”, e’ stato preso così in considerazione. Vento tempestoso da libeccio, sbalzi termici, ghiaccio, neve, nebbia….nulla ha fermato i pochi cavernicoli che hanno deciso di tentare comunque la salita. La risposta prefrontale “africana” del giorno precedente mi aveva pienamente convinto di quello che avremmo trovato oggi, ebbene si….la pioggia ed il successivo crollo termico, hanno trasformato il Vulcano intero, in un enorme cono ghiacciato, a tal punto…da costringermi ad effettuare quasi l’intera salita con sci in zaino e ramponi a piedi, raggiungendo l’insperata quota dei 2500 m.
Malgrado tutto però, i cavernicoli hanno saputo trovare anche spunti di divertimento in discesa, optando di scendere lungo i valloncini interni al bosco, che dalla schiena dell’asino verso la Serra pizzuta Galvarina, tagliano il bosco di pinetti che popolano l’ambiente. Complici anche vari tentativi da parte del prode Tribuno di focosi abbracci a pini e ginestre ed alcune altre scene comiche, devo ammettere che questa sfida oggi è andata a nostro favore.
Saro Messina
Visualizza su Movescount i dettagli della gita